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Ciao, innanzi tutto procurati datasheet e zoccolo del tubo (evita di saldare siu pin che poi è un casino se devi far modifiche, tanto quello per la 811/812 ciosta pochi euro). L'oscillatore non è Armtrong ma Meissner.
Per il resistore grid leak (o "falla di griglia" come ho trovato in alcuni manuali datati): Trova nel datasheet che corrente di griglia e che TENSIONE RF (forse è scritto rf di picco) richiede in modalitè CLASS C OSCILLATOR; ATTENZIONE, NON IL NEGATIVO DI GRIGLIA; QUELLO LO PRENDI COME DATO SE NON C'E' QUELLO RELATIVO ALLA TENSIONE RF. Fai poi V/I e trovi il valore di resistenza richiesta, almeno io ho fatto sempre così ed ha sempre funzionato egregiamente. Il condensatore in parallelo al grid leack lo calcoli in modo che la costante di tempo del circuito RC di griglia sia uguale al periodo T della frequenza di lavoro del VTTC (più casino a dirsi che a farsi). Per il circuito risonante anodico o tank: Sempre sui dati class c oscillator trova la voce PLATE LOAD RESISTANCE o, se non la trovi, puoi calcolare l'impedenza di carico con la seguente formula (che vale solo per la classe C): Ra = Va/(2*Ia) con: Ra= impedenza (o resistenza di carico) in OHM, Va= tensione anodica in VOLT e Ia= corrente anodica in AMPERE (quinsi se consuma 100mA tu scrivi 0,1). Oppure Va in Kv e Ia in mA. Trovato il valore si fa il calcolo di L e C con le relative formule (in rete ci sono) o, ma è un metodo più empirico, si costruisce un primario con prese ad ogni spira e, usando un condensatore da 1nF si cerca a tentativi il migliore accordo (o usa un condensatore variabile ad alto isolamento). Lo snubber sull'anodo non è indispensabile: serve ad eliminare le oscillazioni parassite, se ben costruito, un vttc di solito non lo richiede. Io lo ho sempre usato per evitare rischi: se si innesca un'autooscillazione su frequenza più alta o più bassa di quella di lavoro la corrente anodica subirà brusche variazioni (di solito sale, e di molto) con conseguente eccessiva dissipazione e relativo rischio di tanni per il tubo. Nello schema che hai postto il tubo lavora con anodica alternata: BRUTTA COSA, se non è una raddrizzatrice (non in questo caso), la valvola va sempre alimentata in DC, o con almeno una tensione di valor medio NON NULLO. Ci vuole un raddrizzatore ad una semionda o il solito duplicatore half wave usato da tutti nei VTTC (Cond. da forno in serie al secondario e diodo con l'anodo a massa e il catodo collegato dopo in cond), ma questo schema lo trovi dappertutto. Ricordarsi di mettere tra l'uscita e massa dell'alimentatore un cond di bypass almeno dello stesso valore di quello di tank, o più grosso, isolato almeno il doppio della tensione anodica. Io ci metterei pure un'induttore di blocco in serie all'alta tensione ma non è necessario, in questo circuito il collegamento dell'alimentazione alla bobina di tank è teoricamente a potenziale RF zero. Nello schema postato il filamento va a terra con un estremo: NON ANDREBBE MOLTO BENE: la corrente continua che fluisce dall'anodo al catodo è bene che attraversi i rami del filamento in modo EQUILIBRATO per non danneggiarlo, se la valvola non ha una presa centrale sul filamento (vedi gu81m) allora è necessario usare un trasformatore di filamento a presa centrale o creare un "center tap" artificiale collegado i due contatti del filamento a terra con 2 resistori da 22Ohm circa e circa 20W, uno per ogni contatto e bypassati da un cond da una decina di nF. Si dice che se il filamento va a massa dritto da un lato la corrente continua scorre di più su quel ramo con il rischio di danneggiare gli ossidi che lo ricoprono (in pratica la continua scorre principalmente su quel ramo e lo surriscalda più dell'altro in quanro oltre alla corrente di accensione ci passa pure quella anodica). MA QUESTO ACCORGIMENO E' UN OPTIONAL CHE SOLO I PIU' PRECISINI (COME IL SOTTOSCRITTO ) USANO; d'altronde nei trasmettitori di una volta c'erano sempre i trasfi a presa centrale... Io penso valga la pena farlo... Soprattutto ACCENDERE IL FILAMENTO CON CIRCUITO SOFT START, PER EVITARE DI FARLO SALTARE CON SPUNTO TROPPO ELEVATO, su può usare un resistore da 47Ohm 20W in serie al primari cortocircuitato dopo 2-3 secondi da un rele comandato da un timer o un variac (occhio che col variac bisogna partire da 0 volt e bisogna portarlo a zero quando si spegne, sennò è inutile). MAI DARE L'ALTA TENSIONE CONTEMPORANEAMENTE ALL'ACCENSIONE DEL FILAMENTO, SI ROVINANO GLI OSSIDI EMETTITORI DI CUI E' RICOPERTO: PRIMA SI ACCENDE IL FILAMENTO, SI ASPETTA CHE SIA CALDO (AL MAX 20 SECONDI PER LA 812 E TUTTE QUELLE A RISC. DIRETTO) E POI SI PUò DARE L'NODICA. Nelle prime prove usa un variac per dare l'AT in modo da farlo partire lentamente, così se ci sono scariche nel circuito o problemi vari si può alimentare a tensione ridotta al minimo. Occhio, nello schema il secondario va a massa con il resto del circuito; per potenze piccole si può fare (già provato), ma per potenze sopra i 300W è meglio prevedere una terra apposita, staccata dalla rete. Spero di aver chiarito qualcosa sulla progettazione seria di un vttc, non montaggi alla Ah dimenticavo, una ventolina è cosigliata per raffreddare il tubo, meglio se sofffia dal basso verso l'alto (posta sotto lo zoccolo) per raffreddare uniformemente il vetro. Se la metti di fianco non importa va bene lo stesso . Ti segnalo questa pagina, lo schema è corretto e da ulteriori spiegazioni: www.stevehv.4hv.org/VTTCfaq.htm Edited by MrCoc94 - 30/11/2014, 18:58 |