Alto voltaggio con due M.O.T., Da un sito tedesco.....

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maxwell2
view post Posted on 9/8/2007, 09:38     +1   -1




Posto lo schema di questa configurazione formata da 2 M.O.T.( Trasformatore per forni a M.O.).
I due mot sono collegati in anti-parallelo (?) e il terzo mot è messo solo come carico induttivo per non far friggere il tutto.....
image

Suggerimenti,idee........ ^_^
 
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view post Posted on 9/8/2007, 11:01     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Allora, in "antiparallelo" in questo caso si dovrebbe tradurre in controfase. Cioè, i primari sono in parallelo, ma con inversione tra neutro e fase, in modo che le tensioni sui secondari siano di fase invertita e si sommino. Se fossero connessi simmetricamente la tensione tra un secondario e l'altro sarebbe sempre zero. Questo perchè i MOT pare che abbiano un terminale del secondario connesso a massa e quindi non invertibile sul secondario.
Quello che sta a fare il MOT1 non si sa.
La connessione del relay è strana. Di solito si usa quella configurazione per ridurre la corrente nella bobina di un relay in DC per avere un veloce attacco ed una corrente di mantenimento in chiusura bassa senza bruciare la bobina. Ma in questo caso il relay stacca alimentazione ai MOT e li lascia con la resistenza in serie bho! :wacko:
 
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robo67
view post Posted on 9/8/2007, 14:50     +1   -1




CITAZIONE
Quello che sta a fare il MOT1 non si sa.

Ammettendo che un MOT sia analogo ad un qualsiasi trasformatore elevatore con un capo del primario cortocircuitato con uno del secondario (confesso che è la prima volta che sento parlare di MOT quindi potrei essere completamente fuori strada) posso fare alcune ipotesi.

Un collegamento simile sembra quasi analogo ad un reattore per tubi fluorescenti, ma la cosa inquietante è che l'uscita del secondario è collegata a terra. Vista la mia scarsa dimestichezza con il tedesco (per usare un eufemismo) non mi è molto utile sapere che "Strombegrenzungs MOT Sek. kurzgeschlossen und geerdet" :wacko: è vicino al MOT1. :woot:
Mi chiedo se sia veramente necessario inserire MOT1 invece di un qualsiasi altro carico induttivo e, soprattutto, se il carico induttivo debba essere o meno incluso nel circuito (dopo tutto anche MOT2 e MOT3 hanno una loro una reattanza induttiva, quindi, se l'impedenza del primario di ogni MOT non è troppo bassa, si può collegare l'antiparallelo direttamente alla tensione di rete).

Il relè + resistenza invece, rischiando di dire una fesseria, potrebbe servire a ridurre la corrente di spunto all'accensione del sistema. Inizialmente il relè è diseccitato e la corrente che circola nel parallelo formato dal circuito di MOT1/2/3 e dalla bobina del relè è limitata dalla resistenza. All'abbassamento della corrente richiesta dal parallelo la caduta di tensione sulla resistenza diminuisce, il relè si attiva e MOT1 viene alimentato con la tensione completa.
 
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maxwell2
view post Posted on 9/8/2007, 15:00     +1   -1




Qualcosa si sta schiarendo, ma la visione del circuito è ancora miope....

Il MOT 1 serve come limitatore di amperaggio dell' intero circuito , con il secondario a terra.....
Si, i MOT hanno il secondario con una uscita in AT e la terra sulla carcassa dello stesso....
Interessante la tua soluzione Robo..... :o:
 
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robo67
view post Posted on 9/8/2007, 15:16     +1   -1




CITAZIONE
Interessante la tua soluzione Robo.....

La definirei come "spiegazione alla uomo ragno" :ph34r: , ovvero si vede un circuito che non si capisce completamente e si cercano delle spiegazioni più o meno plausibili sul funzionamento.

E se l'autore avesse inserito dei componenti a caso, tanto per fare discutere la gente (sadismo tecnologico) e creare una sorta di candid camera? :P :P
 
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maxwell2
view post Posted on 9/8/2007, 15:33     +1   -1




CITAZIONE
E se l'autore avesse inserito dei componenti a caso, tanto per fare discutere la gente (sadismo tecnologico) e creare una sorta di candid camera? :P :P

Non ti preoccupare non uscirà il tizio da dietro il monitor del pc dicendoti :"Smile! You are on candid camera!" :lol: :lol:

Ho visto il risultato finale prodotto da questa configurazione strana dei tre MOT e ti assicuro che è molto reale e illuminante! ;)

....peccato che non riesca a trovare il sito web dove ho preso il circuito di cui sopra! :(






Modificato dall'amministratore... i quotes non tornavano un granchè... ;)

Edited by Lawrence - 20/8/2007, 16:35
 
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view post Posted on 9/8/2007, 15:33     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Allora, ripensandoci bene, dopo aver letto quello che avete scritto, forse, è probabile ma non troppo, ci sta che ma non sono sicuro, che il MOT1 serva come induttore non lineare, proprio perchè ha il secondario in corto. Insomma con i benefici di inventario, forse serve a mantenere costante la corrente che circola nei due MOT successivi, per evitare la botta di schianto quando scocca una scintilla di cortocircuito tra i MOT2 e MOT3.
Il discorso del relay potrebbe essere quello che ha annusato Robo. Chissà... :wacko:
 
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robo67
view post Posted on 9/8/2007, 17:47     +1   -1




L'autore del circuito può appartenere a 3 diverse categorie:
1) Il genio (spesso incompreso) :wacko: che già da un primo sguardo riesce a realizzare un circuito perfetto, introducendo degli accorgimenti che la stragrande maggioranza dei progettisti inserisce solo dopo molti tentativi infruttuosi. :shifty:
2) Il progettista dell'ipotesi precedente dopo molti tentativi infruttuosi e, nel caso specifico, dopo che una catasta di MOT giace sotto la sua scrivania in condizioni simili alla mortadella cotta nel forno ad alta tensione.image
3) Quello che fa le cose abbastanza a caso, ottenendo dei risultati anche di rilievo, ma che utilizza più componenti di quelli che servono, contribuendo al miglioramento del PIL internazionale.
 
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maxwell2
view post Posted on 10/8/2007, 08:49     +1   -1




La quarta tipologia è quella dello sperimentatore appartenente "all' ordine dei teslari": progetta teoricamente un dispositivo e vedrà , quando lo avrà realizzato in pratica, che funzionerà solo dopo aver apportato modifiche non presenti al progetto iniziale.... ;) ..... :lol:
 
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robo67
view post Posted on 12/8/2007, 10:50     +1   -1




CITAZIONE
apportato modifiche non presenti al progetto iniziale....

...anche perchè sono così astruse e strane che solo andando a tentativi ci si può arrivare. :wacko: I più evoluti e pignoli fra quelli appartenenti a questa categoria cercano poi, ottenuto il risultato, <_< di dare spiegazioni sul funzionamento più o meno probabili un po' per cercare, nel futuro, di utilizzare l'esperienza fatta, un po' perchè si vergognerebbero di dire "non ho idea di cosa ci stia a fare quel componente, ma ho visto che così il circuito funziona meglio"; comunque questa frase non è biasimabile, visto che molte scoperte sono avvenute per caso e in parecchi farmaci (es. il Viagra) vengono ora sfruttati gli effetti collaterali invece di quelli originari (evviva la casualità!!) :lol: :lol:
 
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maxwell2
view post Posted on 20/8/2007, 09:05     +1   -1




Vero! Nel mondo della scienza capita di iniziare una ricerca e di finire nel scoprire un risultato inaspettato .Come è accaduto con il Viagra della Pfizer.
In origine si avviarono studi in base alla scoperta di un mio-rilassante dei vasi sanguigni , in grado di inibire un enzima, e questo riusciva ad impedire l' occlusione di questi ultimi .
Si osservo' negli umani , durante la fase di sperimentazione del farmaco, un 'effetto collaterale molto "strano": una tendenza erettile nell' uomo.
In seguito agli studi si dimostro' molto utile la sua somministrazione come farmaco attivo verso problemi di tipo maschile riguardanti la sfera sessuale .
Recentemente è stato somministrato ad un bambino con problemi circolatori .Dandogli una speranza in piu per la sua patologia !!.....
 
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view post Posted on 20/8/2007, 15:19     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Dunque, tempo fa viene a trovarmi un tizio e mi fa vedere un circuito che generava free energy. Lui era tutto dispiaciuto perchè funzionava benissimo fino a qualche giorno prima poi ha fatto una botta e non ha più funzionato. Lui aveva inventato il circuito pur non essendo tanto pratico di elettronica, ma scazzando un pò quà un pò là era riuscito ad ottenere free energi da quell'arnese. Ora che si era bruciato non sapeva assolutamente dove mettere le mani per ripararlo e non poteva certo portarlo dal riparatore TV... :unsure:

Bhè, hai lo schema? Mi risponde di no, perchè lui non è un granchè a disegnare schemi elettrici... :o:

Ma sei sicuro che funzionava e generava free energy? O per lo meno faceva qualcosa?
Come no... generava almeno 24 volt di energia... :o: :wacko:
Con 12 Volt di alimentazione... naturalmente. :wacko:

L'accrocchio comprendeva sette transistors di cui due di potenza, un trasformatore recuperato chissà dove, ed un sacco di resistenze condensatori e bobine di tutti i generi, oltre che a tantissimi diodi ultra-fast.
Lo collego all'alimentatore a 12V e risulta tutto un corto. Comincio a disegnare il circuito elettrico partendo dalle cose comprensibili poi arrivo a metà disegno che scopro un transistorino scoppiato che mandava in conduzione tutti e due i transistors di potenza tipo HT TV. Lo sostituisco e scopro che l'oggetto in effetti funziona, era un push pull che pilotava il trasformatore a circa 5Khz generati da due transistors in configurazione straneiforme. Ed in effetti in uscita si ottenevano 24V=. Solo che se si assorbiva 1A a 24V l'amperometro dell'alimentatore a 12V segnava una corrente di circa 3.5A. Ho dovuto durare un pò di fatica a fargli capire la faccenda dell'energia collegata alla potenza e la potenza collegata a tensione e corrente, ma questo non è l'argomento della discussione.
Il vero fenomeno è quando ho cominciato a smontare da quel bel chilotto di componenti tutti i componenti che erano in perenne corto circuito da conduttore, tutte le resistenze che dissipavano energia in calore, tutti i condensatori che non ci stavano a far nulla, e alla fine abbiamo recuperato quasi il 75% dei componenti ed il circuito continuava a funzionare esattamente come prima, anzi, il rendimento era migliorato sensibilmente.
Ora, indipendentemente dalla free o non free energy, il problema con questi sperimentatori è che non sapendo cosa succede e pur di provare aggiungono componenti su cumponenti e alla fine è un'accozzaglia di roba strana che nessuno ci capisce più nulla. Anche, se, i complimenti gli andavano fatti per essere riuscito a mettere insieme un inverter pulsante con un rendimento schifoso, ma funzionante. :lol:
 
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robo67
view post Posted on 20/8/2007, 17:15     +1   -1




CITAZIONE
Solo che se si assorbiva 1A a 24V l'amperometro dell'alimentatore a 12V segnava una corrente di circa 3.5A.

Non male come rendimento: adattissimo per le apparecchiature alimentate a batteria. Considerando che 18W andavano persi per strada non mi meraviglia che qualcosa fosse saltato.
CITAZIONE
alla fine abbiamo recuperato quasi il 75% dei componenti ed il circuito continuava a funzionare esattamente come prima, anzi, il rendimento era migliorato sensibilmente

Avete fatto giornata. Ora potete andare ad una fiera dell'elettronica come inserzionisti. :lol:
CITAZIONE
Anche, se, i complimenti gli andavano fatti per essere riuscito a mettere insieme un inverter pulsante con un rendimento schifoso, ma funzionante

Delle volte il caso/Murphy gioca a favore, sperando magari di portare il "progettista" ad avviare una produzione di N pezzi, che si riveleranno poi sbagliati o comunque abbastanza schifosi. Sul prototipo raramente saltano fuori dei problemi: c'è molto più gusto aspettare la successiva produzione, così il danno è maggiore.

CITAZIONE
Ho dovuto durare un pò di fatica a fargli capire la faccenda dell'energia collegata alla potenza e la potenza collegata a tensione e corrente, ma questo non è l'argomento della discussione

Effettivamente il concetto P=V*I sembra essere inafferrabile ai più: un motore da 12V 1A è considerato uguale ad uno da 24V 1A. :cry: (anche perchè magari sono meccanicamente molto simili e quindi, per approssimazione, identici).
 
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nightghost
view post Posted on 19/5/2008, 18:05     +1   -1




CITAZIONE
Short-circuit one winding, and use the other as an inductor, seeing the leakage inductance. Typically one MOT with a short circuited secondary can be used to ballast another MOT for drawing arcs.

:D
 
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view post Posted on 20/5/2008, 08:50     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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:wacko: :huh: :unsure:

Mah, se lo dice lui... non so come sia fatto un MOT, ma qualunque trasformatore con un avvolgimento in corto si comporta come un corto circuito o quasi anche sugli altri avvolgimenti eccetto per un pò di induttanza residua, appunto di perdita, ma a 50Hz l'induttanza di perdita è veramente poca. E poi, le extratensioni di apertura su di un secondario intorno ai 5000V mi immagino cosa possano perforare... :unsure:
 
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20 replies since 9/8/2007, 09:38   852 views
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