Funzionamento Bobina di Tesla

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DarkOblivionXP
view post Posted on 11/2/2015, 17:19     +1   -1




Buongiorno a tutti.
Sto preparando una relazione che riguarda la mia bobina di tesla ma alcune cose di teoria ancora mi sfuggono.
Mi servirebbe sapere il suo funzionamento, e più in particolare quello che riguarda l'induzione elettromagnetica, la fem, variazione del campo magnetico data da un circuito risonante.

Grazie a tutti.
Ricordate però che faccio seconda liceo e queste cose si studiano solo in quinta, quindi mi mancano alcuni basi e sarei grato se non deste nulla per scontato.
^_^
 
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MyPowers
view post Posted on 13/2/2015, 21:21     +1   +1   -1




Se vuoi capire completamente il funzionamento di una bobina di Tesla, devi prima conoscere il campo elettrico, l'induzione magnetica, il campo generato da un conduttore e da un solenoide, la relazione che lega la forza elettromotrice e il campo magnetico alla corrente etc..
Parecchia roba, al liceo non tutto ciò si studia, in quarto e in quinto qualcosina si accenna, ma non si entra nei dettagli. Poi, dovresti studiare anche la parte delle telecomunicazioni che riguarda le antenne a onde lunghe, visto che le bobine di Tesla sono delle particolari antenne. Dopo tutto ciò, non dovrebbe essere difficile capire il funzionamento di una TC, ma ora come ora è praticamente impossibile, dovresti smettere di studiare tutto e studiare solo l'elettrotecnica e le telecomunicazioni.. :o:
Per ora vai avanti solo con la teoria "base" delle bobine di Tesla, ovvero, avvolgimenti con la stessa frequenza di risonanza che trasferiscono energia mediante i campi alternati generati dall'induttore primario.
 
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DarkOblivionXP
view post Posted on 27/3/2015, 00:42     +1   -1




Grazie mille! (anche se rispondo terribilmente in ritardo)
Con la teoria base ci sono, non mi è chiaro solo da cosa sia data la variazione del campo magnetico in una DRSSTC, in termini fisici, non di componenti elettronici. E come si calcolino le induttanze del primario e del secondario.
Qualcuno potrebbe spiegarmelo?
 
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MyPowers
view post Posted on 28/3/2015, 00:42     +1   -1




Le formule per il calcolo dell'induttanza sono sempre quelle. http://it.wikipedia.org/wiki/Induttanza#Definizione

CITAZIONE
non mi è chiaro solo da cosa sia data la variazione del campo magnetico in una DRSSTC

Lascia perdere che si tratta di una DRSSTC, in quanto il discorso è lo stesso anche per una sgtc. C'è una variazione del campo elettrico e una variazione del campo magnetico, dovute appunto all'oscillazione del circuito LC. Già solo il primario può essere considerato un trasmettitore radio poco efficiente, ma comunque funzionante.
 
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DarkOblivionXP1
view post Posted on 28/3/2015, 09:21     +1   -1




Riformulo la domanda.
Come riesco a calcolare il delta del flusso?
 
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MyPowers
view post Posted on 28/3/2015, 20:51     +1   -1




Ecco perché dico che dovresti impugnare un libro di elettrotecnica...
Il vettore B all'interno di un solenoide si calcola semplicemente consderando quest'ultimo come l'insieme di tanti conduttori paralleli tra loro, ottenendo quindi due schiere, una percorsa da corrente entrante e l'altra da corrente uscente, chiaro fin qui? Ecco, ora l'induzione B la trovi sommando le induzioni prodotte da ciascuna schiera, con direzione e verso ovviamente concordi. Poi con un integrale sommi quel che ottieni da ogni conduttore. Quel che ricavi è questa semplice formula: B= μ0*NI*l , dove μ0 è la costante di permeabilità magnetica nel vuoto e corrisponde a 4Pi*10^(-7). Pardon ma il pi greco viene brutto con questo font di forumcommunity, quindi l'ho indicato con Pi. NI invece è il prodotto tra il numero di spire del solenoide (N) e la corrente (I). l invece è la lunghezza del solenoide (non del filo!). In questo modo calcoli il vettore B.
Visto che si parla di circuiti LC (a condensatore e induttore), ovvero quei circuiti dove (dal punto di vista teorico) l'energia immagazzinata nel condensatore fluisce attraverso l'induttore che (per la legge di Lenz) genera una forza elettromotrice opposta e carica il condensatore con la stessa corrente ma di segno opposto, fino a quando diventa zero e la tensione invece ritorna ad essere quella di partenza, e a sua volta C la riscarica attraverso l'induttore (questo ciclo si ripete all'infinito), devi considerare il campo magnetico generato come variabile, in stretta relazione alla frequenza di risonanza di LC. Non mi sembra che ci sia nulla di difficile.
Ora, un campo magnetico variabile genera un campo elettrico variabile e viceversa, quindi un'onda elettromagnetica. Per induzione, questa trasferisce energia al secondario (L2C2), che è a sua volta un circuito LC con la sua frequenza di risonanza, uguale a quella di L1C1.
La variazione del flusso quindi dipende da L, se è attraversato da corrente o meno. Non c'è un tubo da calcolare, volendo puoi sapere quante volte il campo magnetico varia in un secondo, appunto conoscendo la frequenza di carica-scarica di C.
 
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5 replies since 11/2/2015, 17:19   250 views
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