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| La questione è semplice ma intricata. Nel caso dei ripetitori dei cellulari o della televisione, l'energia viene dispersa nell'ambiente sottoforma di onde EM, parliamo di migliaia di watt o in alcuni casi centinaia di migliaia di watt. Mentre un cellulare in genere riceve un segnale di pochi millesimi di Watt. Quindi al ripetitore non interessa niente se si connettono 2 o 300 cellulari (a parte la grande quantità di dati, che non tutti i ripetitori potrebbero saper gestire). Nel caso del tuo trasmettitore di Tesla invece, la potenza d'emissione si può facilmente calcolare, e applicando un grosso carico come una lampadina o un motorino al ricevitore, usi quasi tutta l'energia emessa, sottraendo le dispersioni. Se attacchi un altro carico, anch'esso consuma la medesima potenza, e quest'ultima si spartisce. Esempio: trascurando le dispersioni per comodità, ipotizza un trasmettitore da 60W e un ricevitore con un carico da 60W. Il carico viene alimentato alla sua massima potenza. Se ne colleghiamo un altro da 60W, cosa dovrebbe succedere? Uno se ne accende e uno no? No. Entrambi i carichi hanno la stessa "priorità", quindi, la potenza d'emissione si divide per il numero di carichi. Altrimenti, se così non fosse, esisterebbe la free energy.
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