progetto accendino al plasma

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-Wolfy-
view post Posted on 8/6/2010, 15:15     +1   +1   -1




ecco qua uno dei miei progetti volanti :D
è il classico "accendino al plasma" tanto blasonato, con qualche modifica.
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ho aggiunto un self bias per ridurre la corrente DC che attraversa l' anodo e ho usato un trasformatore d' isolamento invece di un duplicatore, giusto per stare più tranquillo.

qua il circuito, abbastanza cessoso, ma funzionante, alla fine, per provare, va benone.
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(ma guardate che ordine!!! :lol: )
si possono vedere la grossa resistenza e il condensatore del self bias, la tensione di g1 oscilla intorno al -50v.

qua c'è la foto della fiammella, al buio, con uno sfondo neutro :D
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guardate come accende le CFL :o:
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e ora qualcosa di più tecnico, le forme d' onda e le misurazioni al frequenzimetro.
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2V/Div sulle ordinate e 0.2us/Div sulle ascisse.


qua la frequenza misurata con il frequenzimetro
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ben 12.42Mhz di frequenza! non è di certo poco!!

vorrei inscatolarlo, ma non so dove trovare l' involucro, contando che deve starci dentro anche un trasformatore di isolamento con secondario da 460V, un trasformatore di filamento, l' induttanza di carico anodico e altri componenti, che fare?

Edited by -Wolfy- - 8/6/2010, 17:56
 
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Arma95
view post Posted on 8/6/2010, 15:43     +1   -1




CITAZIONE (-Wolfy- @ 8/6/2010, 16:15)
2V/Div sulle ordinate e 0.2us/Div sulle ordinate.

Hai litigato con le ascisse? :unsure:
 
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-Wolfy-
view post Posted on 8/6/2010, 15:45     +1   -1




CITAZIONE (Arma95 @ 8/6/2010, 16:43)
CITAZIONE (-Wolfy- @ 8/6/2010, 16:15)
2V/Div sulle ordinate e 0.2us/Div sulle ordinate.

Hai litigato con le ascisse? :unsure:

OOoops :D
 
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Elemento 38
view post Posted on 8/6/2010, 16:25     +1   -1




Bè non c'è tanto disordine :lol:
12.42 cosa ? :unsure:
kHz, MHz, Hz :unsure:
 
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-Wolfy-
view post Posted on 8/6/2010, 16:54     +1   -1




basta guardare il led rosso ele, è acceso di fianco all' etichetta "Mhz"
credevo si vedesse bene, ora sistemo
 
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Elemento 38
view post Posted on 8/6/2010, 16:57     +1   -1




E' sfocata e non si capiva :cry:
 
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Arma95
view post Posted on 8/6/2010, 18:19     +1   -1




Filippo è allergico alle fotocamera, quindi devi accontentarti della fotocamerina del cellulare -_-
 
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-Wolfy-
view post Posted on 9/6/2010, 13:56     +1   -1




come mai un oscillatore è diventato un micro tesla coil? :unsure:
 
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view post Posted on 9/6/2010, 14:08     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Perchè un oscillatore è una cosa un "accendino al plasma" non è altro che un teslacoil in miniatura versione riveduta e corrotta. :rolleyes:
 
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-Wolfy-
view post Posted on 9/6/2010, 14:10     +1   -1




non vedo primari, secondari, condensatori di tank, circuiti LC risonanti alla stessa frequenza :unsure:
non è un trasformatore, è uno schema di amplificatore RF molto ridotto e semplificato :unsure:
 
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view post Posted on 9/6/2010, 15:54     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Ma non è un oscillatore. La sezione oscillatori è intesa per contenere discussioni su colpitts, hartley, meissner, royer, flip-flop, circuiti oscillanti insomma. Non circuiti che fanno scintille. Anche se sono oscillanti. Per questo c'è questa sezione. Non è nulla di punitivo. È solo per mettere ogni cosa al suo posto. :)
 
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-Wolfy-
view post Posted on 9/6/2010, 19:28     +1   -1




manderò giù l' amaro boccone, ma torniamo al giocattolo, più di bypas di griglia schermo e bias non saprei come migliorarlo, magari aggiungendo un driver esterno lavorante alla frequenza di risonanza della bobina, magari con in parallelo un condensatore variabile (anzi, magari no, visto che non ne ho <_< ), usando una finale più grossina o sempre la stessa pl36, ma con un segnale più "strong" su g1, non saprei :unsure:
sarebbe più stabile ed efficiente magari lavorando in classe C "pura" e non in una classe C in cui la frequenza di lavoro cambia a seconda del tempo :unsure:
 
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view post Posted on 10/6/2010, 08:00     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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L'efficienza di quel tipo di circuito cambia moltissimo a seconda dell'impedenza anodica e sull'adattamento più vicino possibile a quella che la valvola gradisce di più. Quindi, io lavorerei sulla bobina che tu chiami "induttanza" e sulla bobina di uscita. Ricordati che ogni bobina reale ha sempre in parallelo un condensatore invisibile dovuto alle capacità parassite. Quindi, devi farti una "induttanza" che non abbia una frequenza naturale di risonanza inferiore a quella del tuo sistema, ma la più lontana possibile. Per questo si usavano le bobine a nido d'ape in filo litz.
Poi, la classe di un amplificatore non dipende dalla frequenza, ma dall'angolo di circolazione della corrente nel dispositivo attivo. Un'onda sinusoidale suppone 360°. 180° per la semionda positiva e altri 180° per quella negativa. Se la corrente nel tuo dispositivo circola per tutti i 360° quello è un classe A. Se circola per 180° su un elemento e 180° su di un'altro un classe B Push Pull. Se per poco più di 180° un classe AB. Se per meno di 180° in un solo elemento un classe C. La frequenza, non c'entra una mazza. ;)
 
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OzzFan
view post Posted on 10/6/2010, 19:57     +1   -1




io citerei pure la mia classe preferita la D

da wikipedia:

Amplificatori a commutazione che amplificano un segnale digitale. l'efficienza teorica è del 100%. Data la massima efficienza il loro uso è nell'elettronica di alta potenza. Spesso sono usati come amplificatori audio ma hanno bisogno di un modulatore d'ingresso PWM e di un circuito integratore d'uscita che ne limita la banda passante superiore.

in pratica con questa classe il segnale che deve essere amplificato modula il Duty-Cycle del circuito di potenza che funziona in modalità switching passando cioè dalla saturazione all'interdizione con una determinata frequenza,la cosa difficile sta nel "tarare" il filtro L-C in uscita

per maggiori info wikipedia (in inglese)
 
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-Wolfy-
view post Posted on 11/6/2010, 17:10     +1   -1




non so se lo switching a valvole sia una idea così vantaggiosa :unsure:
 
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15 replies since 8/6/2010, 15:15   1439 views
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