Ciao Ozzfan e benvenuto.
Credo che tu sia uno studente dell'ITI di elettronica da quello che dici.
Ritornando al punto della corrente del trasformatore, ripeto come sempre per tutti, che la corrente in grado di erogare un trasformatore o qualunque generatore non è misurabile con un tester in portata Amper X20 e collegando i puntali direttamente sui terminali del generatore/trasformatore/linea elettrica.
La "corrente di un trasformatore" si traduce in modo più corretto in "corrente massima erogabile dal trasformatore alla tensione nominale. Che tutt'altra cosa che la corrente di corto circuito quale si misurerebbe con un amperometro direttamente in parallelo al generatore/trasformatore/linea elettrica.
Perciò. La capacità di trasformazione di potenza di un trasformatore è indicata in voltampere VA. Questo valore di potenza è il valore massimo di potenza che quel trasformatore può fornire.
Un'altro appunto. Un trasformatore non funziona in altro modo se non in corrente alternata. Se hai un "coso" che in ingresso accetta la tensione di rete di 220V~ ed in uscita ti fornisce 40V= (tensione continua) quello non è un trasformatore ma un alimentatore. Ovvero un insieme di trasformatore+ponte raddrizzatore più condensatore di filtro e a volte anche di stabilizzatore di tensione.
Un eventuale carico, a 40V= perchè ho capito che quello è ciò che fornisce il tuo "trasformacoso" il carico assorbirà tanta corrente (amperozzi) quanto l'impedenza di carico chiede. I=V/R. Nè più nè meno.
Puoi anche chiedere all'ENEL di istallarti una cabina di media tensione da 15000V a 380V trifase da 1Megawatt, e collegarci una lampadina. La corrente che fluirà non sarà di 1500A per fase ma solamente di 270mA per 60W di lampadina su di una sola fase.