polarità mosfet transistor, 2n e irfp

« Older   Newer »
  Share  
tonno16
view post Posted on 27/9/2009, 14:19     +1   -1




ciao a tutti

allora come da titolo mi ritrovo a fare sto royer con dei 2n3055, sono nuovi mai usati intatti, o trovato tutto il materiale che mi serviva e a parte la diversa potenza dei 2n rispetto ai irfp o trovato sia diodi che condensatori che zener tutto al meglio. solo che le polarità di un mosfet sono gate drain e source. ma se io vogli collegare i 2n3055?

da vari articoli sono riuscito solo a capire che il gate corrispoende al base del 2n. ma per gli altri due come faccio? potevo si andare a casacco ma dato che ne ho 3, non ho voglia di sbagliare.
 
Top
robo67
view post Posted on 27/9/2009, 14:46     +1   -1




Il 2N3055 è un transistor NPN e corrisponde, come polarità, ad un mosfet a canale N.

La corrispondenza fra i terminali del transistor e quelli del mosfet è la seguente:

Base->Gate
Emettitore->Source
Collettore->Drain

Se però colleghi il 2N3055 al posto di un mosfet molto probabilmente non funziona nulla, dato che la differenza fra un transistor e un mosfet è analoga a quella esistente fra un cerchione e uno pneumatico: entrambi servono a fare avanzare un'auto, ma devono essere usati in modo diverso.

 
Top
tonno16
view post Posted on 27/9/2009, 15:01     +1   -1




ma sai io lo uso nel royer, è sempre un push pull, o aperto il post perchè mi ricordo che era nato 1 anno fa un dibattito tra law e gila dove il 2n prendeva il secondo posto tra i due componenti, ma law ribai che è solo per questione di abitudine, ci possono benissimo andare i 2n

perchè ora non punto ad un royer potente, ma bensi a farlo per bene, col minimo di dissipazione, e con componenti ottimi quali i diodi ultra fast.

cmq grazie
 
Top
robo67
view post Posted on 27/9/2009, 17:36     +1   -1




Fai come ti pare, come dopo tutto fai sempre.

Quando chiedi dei consigli sembra che tu lo faccia per sapere cosa pensano gli altri per poi fare al contrario.
I mosfet e i bjt non sono rimpiazzabili se non modificando il circuito e non si tratta di montarli in un royer a bassa o ad alta potenza.
Di BJT ce ne sono migliaia di modelli e così pure di mosfet.
Pensi che chi costruisce componenti elettronici abbia una gamma di sigle diverse solo per divertimento o per riempire internet di data-sheet?
No, ogni bjt ha un suo impiego, ogni mosfet pure.

Se tu piloti il 2N3055 con un push-pull sicuramenti crei dei casini....
e qui mi fermo perchè è perfettamente inutile che cominci a darti delle spiegazioni, tanto poi faresti di testa tua come al solito.
 
Top
tonno16
view post Posted on 27/9/2009, 20:46     +1   -1




è vero, anche perchè o gia fatto di testa mia, ma ormai non so che fare, dopo il primo funzionante royer, tutti e 4 che o fatto in seguito non hanno funzionato. sempre il solito problema che o scritto in tag, riscaldamento di un solo transistor e tempo fa di un solo mosfet, corrente elevatissima, non oscillazione, tutto il resto rimane freddo.
 
Top
robo67
view post Posted on 27/9/2009, 22:18     +1   -1




CITAZIONE
è vero, anche perchè o gia fatto di testa mia, ma ormai non so che fare, dopo il primo funzionante royer, tutti e 4 che o fatto in seguito non hanno funzionato. sempre il solito problema che o scritto in tag, riscaldamento di un solo transistor e tempo fa di un solo mosfet, corrente elevatissima, non oscillazione, tutto il resto rimane freddo.

:o: , :o: , e ancora :o:

E'quello che succede quando si fanno le cose a caso invece di studiarsele. <_<

C'è gente che approccia i problemi in modo scientifico e cercando di capire, mentre altri che prendono una manciata di componenti, uno schema trovato in internet scritto magari da qualcuno che ha fatto le cose a caso, si monta il tutto, magari cambiando alcuni componenti con qualche altro vice-quasi-similare al modello richiesto (o, come nel tuo caso, che non c'entra assolutamente nulla) e.............si nota che non funziona. :o: :huh: :unsure: :(

Certo, la fortuna avrebbe potuto aiutare un poco facendo funzionare il circuito così rimaneggiato, magari permettendo all'autore non solo di veder funzionare il suo circuito improbabile, ma anche di pubblicarlo a suo volta su internet, in modo da mietere altre vittime, riavviando un nuovo ciclo;
purtroppo a te non è successo così: il circuito è fatto troppo a caso e se anche un idiota ti aveva detto detto che non avrebbe funzionato hai comunque voluto provare ugualmente. image
Oltre tutto hai facilmente guastato il transistor che conduceva sempre, quindi se lo proverai ad usare anche in futuro corri pure il rischio che ti bruci altri circuiti.

Dà molta soddisfazione dare indicazioni a gente come te, così pronta a ignorarle. ^_^
 
Top
tonno16
view post Posted on 19/10/2009, 19:24     +1   -1




ok ora altro prob di polarità sempre nel royer, devo mettere igbt al post dei mosfet.

dal mio ragionamento viene che:
b-c-c del transistor corrisponde al g-d-s del mosfet. siccome nel disegno il mio igbt modello sgw25n120 è simile al disegno di un transistor (non mi riferisco alll struttura) mi viene che g-d-s del mosfet corrisponde al g-c-e del mio mosfet,

sbaglio??
 
Top
maxwell2
view post Posted on 20/10/2009, 10:02     +1   -1




Mi sembra , in effetti lo è , spiegato molto chiaramente dal buon Robo.
Basta rileggere "attentamente" i suoi post per comprendere la differenza dei terminali dei transistor.
Leggete gente , leggete... -_-
 
Top
view post Posted on 20/10/2009, 10:14     +1   -1
Avatar

Teslaro 3 livello

Group:
Member
Posts:
2,612
Reputation:
+2
Location:
briansa

Status:


CITAZIONE
ma law ribai che è solo per questione di abitudine, ci possono benissimo andare i 2n

ribai...presumo stia per ribadi' giusto?

se non ricordo male, la discussione vertiva sul fatto che io sostenevo che i mosfet sono piu' prestanti dei transistor giusto?
si possono sostituire i transistor ai mosfet....ma logicamente devi cambiare il circuito.

ma perche' non fai una prova pratica? tu al mosfet, intendo al suo gate, puoi entrare diretto senza nessuna resistenza di limitazione perche' e' pilotato in tensione.
fai la stessa prova con un transistor, vai alla base con un cavo nudo e crudo che dal poistivo arriva alla base...cosa ti succede?
 
Top
view post Posted on 20/10/2009, 10:32     +1   -1
Avatar

Cavaliere teslaro

Group:
Member
Posts:
18,287
Reputation:
+13
Location:
Orlo esterno della cintura di Orione stella 1957

Status:


Io "ribai" che un circuito poteva montare un BJT (transistor bipolare NPN o PNP) oppure un MOSFET o anche un IGBT (Insulated gate bipolar transistor ovvero transistor bipolare con gate isolato) a seconda dei gusti, o dell'opportunità del progettista di usare questo o quello (entro certi limiti). Ma era implicito che modificasse la polarizzazione a seconda del componente. Non ho mai "ribato" che si potesse sostituire un componente di un tipo con un'altro a piacere senza nessuna modifica circuitale.
In altre parole, perchè tanto poi quello che interessa è la solita bobina per fare scintille, se un circuito amplificatore ad emettitore/source comune, sul collettore/drain viene posta una bobina risonante accordata con in parallelo un condensatore C e quel parallelo da una frequenza di risonanza di 250Khz, possiamo usare un dispositivo che abbia un'amplificazione equivalente ed impiegare lo stesso segnale di pilotaggio proveniente da chissà dove (un NE555 per esempio) a 250Khz e non cambia nulla, supposto che le resistenze e le tensioni o le correnti di polarizzazione siano adatte al tipo di dispositivo usato, a grandi linee.
Questo non significa che transistor, mosfet, o IGBT si possano sostituire gratuitamente e senza alcuna modifica in quel circuito. Quello che rimane una costante è la frequenza di risonanza, l'eventuale rapporto di trasformazione primario secondario, il condensatore, la bobina e la tensione di alimentazione. La potenza dissipata dall'elemento attivo, la potenza in uscita dal circuito, la corrente assorbita e l'efficienza possono però cambiare ma non in modo incredibile. Se il vostro è un circuito cesso, dove l'impedenza del vostro circuito accordato ed il Q del medesimo fa schifo, che ci montiate un 2N3055 o un IRFB4110 non cambia molto.
Forse nessuno leggerà queste cose complicate e pallose ma questa è la dura realtà. -_-
 
Web  Top
view post Posted on 20/10/2009, 10:48     +1   -1
Avatar

Teslaro 3 livello

Group:
Member
Posts:
2,612
Reputation:
+2
Location:
briansa

Status:


bhe si Law, che conta non e' molto l'elemento attivo, che se polarizzato a dovere e fatto lavorare come si deve, entro certi limiti propri e caratteristici, funziona sempre.
poi logico ci saranno componenti attivi piu' o meno prestanti anche a parita' di potenza dichiarata.

in molti circuiti risonanti che fa la differenza, e' proprio la bonta' della bobina, il Q che si riesce a ottenere, e un corretto dimensionamento del tutto.
in un circuito risonante con un Q di 100 per esempio, avendo una corrente di soli 50 milliampere, si ottiene nella maglia LC una corrente di ben 5 ampere!!!

CITAZIONE
Forse nessuno leggerà queste cose complicate e pallose ma questa è la dura realtà

non fare di tutta l'erba un fascio!
mi ricordo quando si era in ballo con il riscaldatore a induzione, vi ricordate? avendo un Q maggiore (anche se il mio massimo raggiunto era pur sempre penoso),il pezzo si scaldava molto piu' in fretta. Il problema e' che avere Q elevati non e' per nulla semplice!
 
Top
view post Posted on 20/10/2009, 11:11     +1   -1
Avatar

Cavaliere teslaro

Group:
Member
Posts:
18,287
Reputation:
+13
Location:
Orlo esterno della cintura di Orione stella 1957

Status:


Infatti, non saprei se un Q di 100 vuol dire avere nel circuito risonante 100 volte la corrente che vi entra, perchè:

Q=(1/R)·(√L/C)

Comunque, l'idea è quella. Il difficile è trovare un buon condensatore ed una ottima bobina mantenendo in entrambi i casi le "R" parassite basse.

Una volta ottenuto un buon rendimento con un componente si può pensare ad un componente più performante con un ft più alta o con una Rds on più bassa, o con un tempo ton o toff più breve per evitare che il componente dissipi l'energia che interessa invece avere sul circuito risonante qualunque sia l'impiego.

Occorre anche dire, per la cronaca, che spesso, a scuola e di conseguenza nell'industria, si è sempre alla ricerca del componente più adatto allo scopo ma anche il meno costoso che impieghi meno componenti possibili e che quei componenti siano i meno costosi. È una cosa che viene indotta in modo subliminale nello studente. A torto, molto spesso, ma qualche volta anche a ragione. Nel nostro caso, pochi centesimi non fanno la differenza. Spesso neppure pochi euro. E anche a dirla lunga, spesso anche molti euro. Visto che noi lo facciamo per hobby e per passione, preferiamo fare qualcosa di molto più che sufficiente in modo da non aver grane, visto che quello che costruiamo è un esemplare unico e non ce ne saranno probabilmente altri. ;)
 
Web  Top
tonno16
view post Posted on 20/10/2009, 14:06     +1   -1




cmq raga, io non intendevo riaprire la discussione tra il mettere i 2n al posto dei mosfet.

nel royer che trovo in rete, (mi riferisco a quelli che montano gli igbt) lo schema rimane quello, al massimo c'è quacuno che monta resistenze da diversi chilo omh.

l'uinico modo per vedere se effettivamente nel proprio circuito è meglio montare resistenze da 10k anzichè da 56k, è provare a saldare una e poi saldare l'altra.


cmq il mio ragionamento non faveca una piega. nel royer che ho fatto questi giorni sono arivato alla potenza di 530 watt (e senza amperometro la scintilla diventa + grande, perchè l'amperometro presenta una resistenza di suo)

mediante il collegamento di un trafo da 350 va 24vcc e un atx del cavolo con dichiarati 12 volt 16 ampere.

ora se calcoliamo la potenza massima erogabile viene: 350+(12*16) =540 circa

ma com'è possibile che il mio royer abbia queste potenze? difatti con 35 volt totali e cioè 24+12, ho un assorbimento pari a 15-16 ampere. ne è la prova che il primario in 2-3 secondi diventa bollente e mi tocca spegnere senno si scioglie.

secondo voi è possibile che un trasfo + un atx abbiamo un rendimento cos' elevato?

vi giuro che la scintilla ora è spessa vari centimetri e si allunga un sacco, sembra un vero e proprio mot.

questo fattore q non lo conosco molto bene, ma secondo voi centra qualcosa con il surriscaldamento del primario del trasfo di riga? (monto un cond da 2.5 uf 400 volt che rimane freddo)
 
Top
12 replies since 27/9/2009, 14:19   1958 views
  Share