Coilgun primitiva, Funzionamento base

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matthew88
view post Posted on 10/1/2008, 02:12     +1   -1




Beh ecco il mio primo post su questo forum! Ho già in mente da un po' di tempo di costruire una coilgun di bassa (anzi bassissima) potenza, una specie di modello giusto per capire il funzionamento e vederlo applicato. La coilgun ha un funzionamento elettromagnetico, da quello che ho capito in ciò che ho letto (e spero di aver capito bene dato che erano in inglese i siti) possiamo dividerla in 2 parti se vogliamo, una composta dalla canna dove risiede il proiettile e una che comprende il circuito. Il circuito deve provvedere a caricare uno o più condesatori (a seconda della potenza desiderata), mentre la canna è composta da un materiale plastico tondo (e ovviamente forato) con avvolto in una parte della sua lunghezza del filo di rame (che crea una bobina). Nella canna viene poi posizionato un cilindro o un chiodino di metallo e una volta che i condensatori sono carichi si scarica tutta la loro energia nella bobina, che attivandosi per quell'istante crea un campo elettromagnetico che attira il proiettile sparandolo lungo la canna. Chiedo a voi che siete più ferrati di me se una cosa del genere può funzionare a livello teorico. Comunque mi sembra realizzabile senza troppe difficoltà, mi rimane solo un dubbio sui condensatori, ho letto che molti usano vecchi condensatori usati nei monitor CRT, fino a qualche ora fa ero sicuro di poterli caricare tranquillamente in corrente continua a 12V, ma un mio amico sostiene invece che si devono caricare alla tensione indicata sopra il condensatore (cosa che mi apre altamente improbabile, ma meglio esserne sicuri ^_^).... chiedo a voi se procedere a realizzare uno schema teorico e fare i calcoli del circuito oppure rivedere la teoria che c'è sotto!
 
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view post Posted on 10/1/2008, 10:42     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Ci sono molti siti in rete che propongono coil-guns di ogni genere. Prova a trovarne uno che ti convince di più e poi ne parliamo. Il metodo ed i principi costruittivi sono molti e diversi tra loro. L'importante, prima di cominciare con qualcosa del genere è avere una certa padronanza dell'elettronica, specialmente se si vogliono usare tensioni superiori a 24V, sia per la salvezza dei componenti, sia, principalmente, per la salvezza del costruittore. Un condensatore da 1uF carico a 330V che è la tensione di picco della 220V~ di casa, può uccidere una persona per arresto cardiaco se scaricato tra una mano e l'altra, oppure può produrre una ustione di terzo grado locale, ma può anche produrre l'ablasione di un nervo e rendere insensibile una parte della mano a vita. Quindi, sperimentare si ma con cognizione di causa e attenzione. E anche se i coilgun fatti in casa non sono un granchè di armi, la pericolosità è quella di una cerbotana con dardo a spillo può essere tale da produrre cecità o comunque effetti spiacevoli.
Ricordo sempre queste cose, non per mettere paura ma perchè un bel gioco può diventare qualcosa di tragico di cui lamentarsene per tutta la vita.

Comunque la teoria che c'è sotto è semplice. Una bobina percorsa da corrente elettrica genera un campo magnetico. Questo campo magnetico induce una forza in un oggetto ferromagnetico proporzionale alla sua intensità ed inversamente proporzionale al quadrato della distanza dalla bobina. Questo si traduce in maggiore è l'induttanza maggiore è la corrente maggiore sarà la forza esercitata sul proiettile. E siccome A=F/m (A= accelerazione, F= Forza, m=massa) maggiore sarà la forza maggiore e minore la massa maggiore sarà l'accelerazione. Siccome la corrente nella bobina dipende dall'energia del condensatore di scarica maggiore sarà quest'energia accumulata, cioè maggior capacità del condensatore e maggiore tensione ai suoi capi, maggiore sarà l'accelerazione impressa al proietto. :)
 
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matthew88
view post Posted on 10/1/2008, 14:32     +1   -1




Grazie della risposta Lawrence....mi hai fatto molto preoccupare su quello che hai detto di quel condensatore, stavo pensando di utilizzare quello delle macchine fotografiche usa e getta per il flash, da 330V e 80uF.....e in prima superiore mi ricordo che lo portavamo in classe e ci giocavamo a fare le scintille...non immaginavo neanche lontanamente potesse essere pericoloso, in effetti il mio amico che se lo è scaricato sul dito gli ha fatto molto male e mi sembra gli fosse anche venuta una vescichetta ^_^ comunque tornando in topic, pensavo come prima prova di utilizzare proprio quel condensatore e per la bobina di prendere il cavo necessario da un motore di un vecchio lettore cd, il cavo è molto lungo però non è che è troppo piccolo? Naturalmente il massimo di tensione che uso sono 12V DC, non di più (anche perchè il mio alimentatore non ci va :rolleyes: ). Come formule per vedere l'energia potenziale dei condensatori ho trovato E = ((V^2)*C)/2, in cui E è espressa in joule, V è il voltaggio del condensatore e C è la capacità in farad. L'energia di uscita per il mio risulta 4.356 J, mentre quella della coilgun devo avere sia la massa che la velocità del proittile in uscita...cosa un po' più difficile da calcolare, ma anche questo si può fare, solo bisogna aspettare lo sparo, speravo di poterla determinare a priori. Un altro dubbio che mi è venuto è su quanto cavo utilizzare per la bobina e quindi quante spire fare, nella maggior parte dei siti mi sembra abbastanza casuale...magari per provare mi può anche andare bene, però in futuro per creare qualcosa di migliore sicuramente cercherò di trovare qualche formula! Grazie ancora dei suggerimenti e se ne avete altri sono sempre ben accetti :D
 
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robo67
view post Posted on 13/1/2008, 17:14     +1   -1




Il fatto che le caratteristiche della bobina siano in apparenza abbastanza casuali non é per niente strano, dato che effettuare calcoli, in questo caso, é non solo impegnativo, ma abbastanza inutile, dato che i risultati ottenibili sono molto imprecisi e, alla fine, non determinanti per il risultato.
Ti spiego il motivo.
In una coilgun c'é un circuito magnetico formato da una bobina senza nucleo e dal proiettile da sparare. Le linee di forza generate dalla bobina si richiudono in aria e attraverso il proiettile stesso, portandolo ad accelerare ed infine ad essere sparato.
Il primo problema é quello di calcolarsi le forze generate all'interno del circuito magnetico, che dipendono non solo dal campo magnetico generato dalla bobina, ma da come le linee di forza si richiudono e anche dalla permeabilità magnetica del proiettile (é intuitivo che usando un proiettile di plastica o di qualsiasi materiale diamagnetico o paramagnetico si ottengano ben pochi risultati).
Questo problema é probabilmente quello più difficile da risolvere in linea teorica, perché basta, ad esempio, che la distanza del proiettile dalla bobina cali di 1-2 mm per ottenere un aumento della permeabilità magnetica del circuito con il conseguente incremento della forza esercitata sul proiettile.
Se poi si studia qualche sistema per aumentare la permeabilità magnetica del circuito bobina proiettile (ad esempio aggiungendo il nucleo alla bobina) si ottiene anche in questo caso un miglioramento delle prestazioni e, tutto questo, senza modificare in alcun modo le prestazioni della bobina.

Il secondo problema nei calcoli é quello legato alla bobina dal punto di vista elettrico.
L'ormai onnipresente Wikipedia offre alcune indicazioni in merito.
Come spiegato in Wikipedia il campo elettrico generato dalla bobina é proporzionale al numero di spire e dalla corrente circolante. Ad una prima analisi si avrebbe quindi che avvolgendo molte spire (magari qualche migliaio) si otterrebbe un campo magnetico molto forte; se venisse scelta una soluzione del genere ci si accorgerebbe che il campo magnetico generato non é poi così alto, perché molte spire avvolte significano un'elevata resistenza dell'avvolgimento e quindi, in base alla legge di Ohm, una bassa corrente assorbita dalla bobina.
Aumentando il diametro del filo si ridurrebbe la resistenza,ma a discapito dell'ingombro dell'avvolgimento.
Eccoti un link in cui sono riportate le resistenze dei conduttori di rame in base alla sezione e alla lunghezza.
C'é inoltre un ulteriore problema legato all'induttanza della bobina: se é troppo alta la corrente impiega tempo a salire di intensità a discapito della forza istantanea applicata al proiettile.
Ultimo problema (ancora? :o: ):i parametri parassiti del condensatore usato per fornire l'energia alla bobina.
Sia che si usi un condensatore elettrolitico, sia uno in poliestere o altri dielettrici che prevedono condensatori avvolti, ci si scontrerà sulla resistenza serie e induttanza serie. La prima é la resistenza che il condensatore presenta a causa della lunghezza dell'avvolgimento interno, che, insieme alla resistività del materiale usato (che spesso é alluminio quindi con resistività non bassissima) e alla sezione della striscia metallica usata come armatura, portano ad una resistenza interna equivalente anche abbastanza alta (per avere un idea da qualche ohm a qualche decina di ohm).Discorso simile é quello dato dall'induttanza serie; essendo l'armatura un conduttore avvolto é ovvio che sarà soggetto ad un'induttanza non trascurabile (tant'é che applicazioni ad alte frequenze/alte correnti, come gli alimentatori switching si usano condensatori elettrolitici particolari a basso ESR,quindi con parametri parassiti ridotti).
Se si usa un condensatore con elevata resistenza serie la corrente viene limitata non solo dalla resistenza della bobina, ma anche da quella del condensatore "di sparo". Analogo discorso vale per l'induttanza serie che, se in corrente continua é ininfluente, in questo caso, dove si ha a che fare con un picco di corrente istantaneo quindi una rapida variazione di tensione/corrente, rischia di limitare anche di molto l'ampiezza del picco di corrente.

Direi di avere finito l'illustrazione dei problemi. Sono riuscito a confonderti le idee? Penso proprio di sì.
Comunque se dovessi costruire io una coilgun userei questi parametri (scelti puramente a naso e vorrei che gli altri dicessero come la pensano):
bobina: 100 spire filo diam.0,5mm su un diametro di 1 cm (circa 6 ohm di resistenza della bobina)
Condensatore: 5 condensatori elettrolitici 1000uF 50V in parallelo (perché non un condensatore 4700uF singolo?Perché in questo modo si riducono i parametri parassiti del condensatore equivalente)
Alimentazione: quella da te indicata di 24Vcc

Per il momento é tutto: aspetto eventuali critiche o correzioni su quanto ho scritto (sono andato molto a braccio e cercando di ricordare cose studiate oltre 20 anni fa e mai più usate).

Fammi sapere se i miei consigli ti sono stati utili.
 
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matthew88
view post Posted on 14/1/2008, 18:26     +1   -1




Grazie Robo, ho letto attentamente quello che mi hai scritto (a dire il vero più volte, non è che è facile subito ^_^). Per il discorso che riguarda la bobina posso capire il perchè si evitano di fare calcoli a priori, ho anche letto l'articolo che mi hai consigliato (dea wikipedia!), quindi per quello utilizzero la misura da te consigliata (grazie!). Il discorso che invece non mi è del tutto chiaro è quello del condensatore, a scuola avevo studiato che i condensatori avevano degli effetti parassiti, e che erano approssimabili a un circuito RLC-serie e a seconda della frequenza, potevano essere approssimati a un condensatore e resistenza in serie (frequenze minori), a solo una resistenza (alla frequenza di risonanza) e a una resistenza e un'induttanza ( frequenza maggiori), il tutto secondo un grafico e con le formule per calcolare reattanza capacitiva, reattanza induttiva, frequenza risonanza ecc.ecc (ci ho ridato un'occhiata, spero di aver detto giusto dato che questa roba non è stata sviluppata molto). Non avevo neanche minimamente pensato che potessi trovarmi questo problema in corrente continua...però è anche vero che usando una corrente impulsiva mi ci scontro, grazie per avermelo fatto notare, non me ne sarei mai accorto! Ciò però mi confonde alquanto, tutte le formule studiate utilizzano come variabile la frequenza della corrente di alimentazione...in un caso come questo non so davvero che formule poter utilizzare per vedere il valore di ogni singolo elemento parassito (intendo le reattanze). In ogni caso grazie davvero per i consigli dati, certo che sono stati utili!
 
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robo67
view post Posted on 17/1/2008, 19:30     +1   -1




CITAZIONE
Ciò però mi confonde alquanto, tutte le formule studiate utilizzano come variabile la frequenza della corrente di alimentazione...in un caso come questo non so davvero che formule poter utilizzare per vedere il valore di ogni singolo elemento parassito (intendo le reattanze).

Quando si scarica un condensatore su una bobina si forma un circuito dove la corrente generata dalle cariche accumulate nel condensatore sviluppa un campo elettromagnetico all'interno della bobina, che a sua volta rigenera una tensione inversa a quella che l'ha generato (legge di Lenz); questa tensione inversa genera a sua volta un'ulteriore corrente, questa volta di direzione invertita rispetto a prima............il processo si ripete fino a quando, a causa delle perdite di energia presenti nell'induttore, nel condensatore e nei conduttori non circola più corrente. Praticamente quello che si ottiene ai capi della bobina é un segnale sinusoidale (o quasi) di ampiezza decrescente (sinusoide smorzata). Tanto più basse sono le perdite nel circuito e tanto più lenta é la riduzione di ampiezza della sinusoide.

Scusami della spiegazione un po' grezza e incasinata, ma senza uno schema su cui spiegare vedendo le espressioni :huh: ^_^ -_- <_< :o: :) :( :wacko: ) del tuo interlocutore é difficile essere più chiari. (pssst, pssst, c'è qualcuno che mi aiuta a spiegare un po' meglio il tutto?)

Comunque, ribadisco il concetto che anche se tu avessi tutte le formule necessarie e i dati richiesti (e quando si ha a che fare con componenti come le bobine che sono tutto tranne che induttori puri non si possono avere) ti renderesti conto che alla fine quello che calcoli non si avvera.
Non é che vuoi convertirti da smanettone a teorico/filosofo? :D
Il bello dell'elettronica é proprio sperimentare (certo, con cognizione di causa, non provando a casaccio sperando di ottenere qualcosa) e da quando iniziai, "alcuni" anni fa (facciamo decenni), l'ho sempre considerata una scienza da laboratorio, non da lavagna. Ovviamente non si può sperare che miscelando N componenti nel frullatore ne nasca un circuito funzionante. :lol:
 
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gyuse
view post Posted on 20/1/2008, 23:13     +1   -1




Matthew, un mio buon consiglio, come già ti ha fatto presente lawrence, è di non giocare troppo con le alte tensioni, anzi sarebbe meglio non giocarci per nulla, se non dopo lunghi studi, e facendo le cose per bene. Smanettare con i 12-24 V, dovrebbe essere abbastanza sicuro, ma stiamo sempre attenti.

In elettronica non sono proprio a digiuno, ma comunque molto ignorante, in confronto a personaggi tipo robo67, e lawrence, che se ho capito bene lo fanno anche per lavoro.
Ma sono abbastanza colto da avere una paura folle della corrente elettrica.
Non per questo mi privo di sperimentare e costruire semplici circuiti di ogni tipo :)

Ma certi siti che ho visitato con mooolto interesse, dove si costruiscono lancia dischi, schiaccia lattine, generatori di Van de Graaf (forse ricordo bene), con tensioni improponibili, e caricando banchi di condensatori spropositati, tensioni di decine di kv ad amperaggi elevati, etc etc.
Mi fanno pensare due cose, o sono pazzi da legare e rischiano la vita ogni istante, oppure sono persone davvero ingamba, che fanno le cose con metodo scientifico, ma sopratutto molto istruite e che sanno quello che fanno.

Io non mi sono mai azzardato ad andare oltre l'esperimentino con la solita bobbina eht delle tv, ma con grossa attenzione, e sopratutto dopo avere fatto testamento :D eh eh
Ma oggi come oggi, ci penserei su prima di fare certe strane cose :D

Quindi, attenti, attenti, attenti!

P.s. Anche il condensatore carico di un flash di macchine fotografiche può essere molto pericoloso...


Spero di non averti spaventato, ma meglio prevenire che curare :) Comunque sta cosa mi interessa parecchio, anche se fino a poco tempo fa, era una di quelle idee che pensavo di avere avuto per primo, già pensavo di rivoluzionare l'armamento individuale di tutti gli eserciti del mondo :D Sigh

Comunque studia, sperimenta e facci sapere cosa riesci a fare :)

Ciao!
 
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robo67
view post Posted on 21/1/2008, 22:36     +1   -1




Matthew é da diversi giorni che non si vede, speriamo che non sia per colpa della coilgun o dei condensatori che la dovevano alimentare ^_^
 
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gyuse
view post Posted on 21/1/2008, 22:49     +1   -1




ahahahhahahh :D
 
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view post Posted on 16/10/2008, 16:09     +1   -1
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Teslaro 3 livello

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ciao a tutti,sono nuovo in questo forum,ho letto in un altro post che qualcuno nn ha molto in simpatia il coilgun a causa della pericolosita' e forse perche' inteso come arma.
a me affascina moltissimo e lo sto realizzando,tranquilli nn sparero' a nessuno,magari solo a qualche latta.
vi illustro il mio progetto e il materiale a disposizione:
15 cond 4700u per 350 vcc (totale 3600jouel)----- che nn usero' tutti
scr 1200a corr. nom 9000a picco 1200 volt (mi devono arrivare)
il progetto l'ho pensato cosi:
parto dalla rete 220,e arrivo a 2 interruttori che mi serviranno in fase di scarica,isolandomi cosi' dalla rete.
poi uso un diodo al silicio come raddrizzatore esubito dopo una lampadina come resistenza di carico.facendo 2 calcoli con i watt della lampadina,risalgo facilmente alla corrente che scorre,cosi' posso appunto usare un piccolo diodo al silicio senza bruciarlo. al limite ci impiegheranno un po' di piu' i cond a caricarsi...fa niente! la lampadina oltretutto oltre a essere una res.
mi segnala (spegnendosi) la carica dei cond.
dopo ho i cond messi in parallelo con sbarre di alluminio.ai capi dei cond metto dei diodi veloci (nn so ancora che tipo) in antiparallelo x evitare le extratensioni generate dalla bobina.
la bobina l'ho pensata si circa 200spire (filo +/- 2mm) 10cm lungh. 1.5/2cm larghezza
poi naturalmente l'scr,su questo mi devo documentare un po' meglio sul pilotaggio del gate a seconda dei volt e millamp richiesti. al limite un piccolo trasf+ponte diodi+cond di spianamento+res. x i millia. richiesti.
farei anche 2 boccole x monitorare tutto con il tester!
nn so se ci vuole un ulteriore diodo in antiparallelo a tutto il banco cond.
fatemi sapere il vostro parere,appena arriva l'scr mi metto al lavoro
 
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view post Posted on 16/10/2008, 16:45     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Non è una questione di avere simpatica o no un "gun" coil o no. È che in Italia la gente è un pò troppo fanatica contro le armi e le leggi lo sono (fanatiche) di conseguenza. Quindi, secondo legislatura non si può consigliare o insegnare al pubblico come si costruisce un'arma, come funziona, come si fanno le munizioni, ecc...
Poi, se le morti sul lavoro o sulle strade il sabato sera sono molto più probabili, questo non fa giurisprudenza.

C'è il fatto, poi, che un coil gun può essere più pericoloso di una pistola seria perchè non è dotato di sicure e mentre una pistola seria spara solo se si vuole farla sparare (eccetto qualche residuato antico) un coilgun fatto in casa è più subdolo.
Mettiamo pure che chi maneggia un 356 magnum con il colpo in canna o è un pazzo deficiente oppure sa cosa sta facendo e cosa va in contro nel caso l'arma sparasse. Mentre con un coil gun fatto in casa non si sa mai cosa può succedere.
Un mio amico modificò una pistola ad aria compressa Oklahoma, in tanti si ricorderanno di quel giocattolo, per tirare pallini da 4.5mm. Nulla di "micidiale" come direbbero i soliti giornalisti. Ma, questo "distrattone" sparò ad un foglio di carta appoggiato ad un bel materasso in gommapiuma. Il pallino entrò dentro il materasso e ritorno indietro quasi con la stessa energia con la quale era partito e prese questo "distrattone" in mezzo agli occhi. Per fortuna. Per fortuna, perchè l'energia non era sufficiente a perforare la zucca dura che si ritrovava. Per fortuna perchè se prendeva in un occhio lui a quest'ora da quell'occhio non ci avrebbe certo visto più. Se questo avesse avuto un 357 mag. non avrebbe sparato in casa.
Un altro mio amico, fissato con le armi ed ufficiale di pubblica sicurezza, comprò delle palle di plastica in armeria per il 357 magnum appunto. Sostituì l'innesco di alcune cartucce con inneschi nuovi e senza polvere alcuna mise a mano dentro i bossoli le palle di plastica. L'intenzione era di giocare in casa senza distruggere nulla con il 357. Al primo colpo si accorse con piacere che il rumore era pressochè quello di un'arma ad aria compressa, ma con dispiacere che aveva centrato una statuetta di valore distruggendondola, perforato lo specchio di sala, ed un vetro di una finestra. Aveva sopravvalutato l'energia che poteva avere un oggetto di plastica lanciato dal solo fulminante.
Aggiungiamo che, le tensioni di un coilgun sono in corrente continua e oltre i 300V. Che i condensatori possono esplodere lanciando in giro gocce di elettrolita bollente e acido e possono rilasciare fumi nocivi. Aggiungiamo che anche i cavi in caso di corto circuito possono lanciare palline di rame fuso, o di fare flash accecandi con sublimazione di metallo che producono ferite di terzo grado. Anche i semiconduttori possono fare la stessa cosa. Che alcuni semiconduttori contengono ossido di berillio altamente cancerogeno e se esplodono o vengono aperti ...
Poi il proietto può anche non avere l'energia di 300Winchester Magnum ma produrre gli effetti indesiderati che dicevo poco sopra.
Ecco, perchè preferiamo evitare l'argomento.
Naturalmente, ci sono persone che vanno in poligono a sparare con pistole vere, cacciatori che vanno a caccia con fucili che sparano proiettili da 10 grammi a velocità di 1000 metri al secondo, come pure ci sono paracadusti che si lanciano a 250Km/h da 3000 metri, o sommozzatori che vanno a 150m di profondità. E concludere, che chi vuole rischiare può farlo, l'importante è che sappia che rischio sta correndo, e come esaltare la "performance" mantenendo al minimo le possibilità di incidente.
Quindi, se vuoi farti un coilgun, fai pure, e facci sapere come procedono gli esperimenti, ma valuta seriamente le tue possibilità e prendi in seria considerazione le possibilità di pericoli e non sottovalutarli, prendi le dovute misure antinfortunistiche e la cosa che conta di più, il buon senso. ;)
 
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view post Posted on 16/10/2008, 16:59     +1   -1
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certamente,ripeto che nn userei tutti i cond,ho provato a usarnse solo 2 con una commutazione meccanica (che ha un sacco di perdite) e gia' si iniziava a vedere un po' di velocita'.magari poi mi girani i 5 minuti e nn lo costruisco piu'!!! ma indipendentemente da questi aspetti,volevo sapre se il progetto,la teoria poterbbe andare bene.
 
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gyppe
view post Posted on 16/10/2008, 17:02     +1   -1




Mica siamo contro il coil gun, ma contro gli stupidi che vorrebbero costruirne uno senza sapere nulla di elettronica e affini :D
Anzi a me interessa tanto, per ora sembra che i lavori procedano bene, facci vedere qualche foto e qualche dato sui test, aspettiamo con ansia :)
 
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view post Posted on 16/10/2008, 17:09     +1   -1
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ciao gyppe,quello e' vero,mi sto documentando da parecchio a riguardo,per i risultati ci vorra del tempo,devo costruire ancora tutto,ma appena posso,posto tutto.
tu hai provato a fare qualcosa a riguardo??
 
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gyppe
view post Posted on 16/10/2008, 17:09     +1   -1




Law abbiamo scritto contemporaneamente :D

Azz, certo che l'amico con la pistolona modificata era davvero mezzo guasto però :D Io non ci farei mai qualcosa del genere su un'arma di tale valore e pericolosità. Va bene lo ammetto, quando sono solo e le giornate sono brutte, mi faccio due tiri con la carabina in casa, sparando comodamente seduto in poltrona, con il bersaglio messo sull'altra stanza a circa 15 metri (naturalmente ben resistente per non danneggiare i muri), e sulla linea di tiro compaiono lo stipite della porta, alcune sedie, cuscini, quadri e via dicendo :D, ma uso il cannocchiale, l'errore massimo è di pochi mm, e poi una carabina al massimo può segnare l'intonaco, non perforarlo da parte a parte :D
 
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121 replies since 10/1/2008, 02:12   5925 views
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