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un amico mi ha detto che è possibile realizzare un ballast con un nucleo di saldatrice a arco facendo 2-3 spire con del filo molto grosso (io utilizzo 4 cavi da 0,4mm di diametro), uno shunt per variare la potenza (compreso nei trasformatori per saldatrici) e un avvolgimento primario collegato in serie alla 230v con un filo da 2mm e tutte le spire possibili. E' giusto ?
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Ah, dimenticavo, il secondario va cortocircuitato.
Si, vanno bene i trasformatori a 50Hz per saldatrici ad arco, con secondario cortocircuitato, anche se, sarebbe meglio trovare un ballast per i fari e le lampade a scarica a vapori di mercurio e sodio.
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mi hanno consigliato la vernice spray "flatting" per barche...va bene ?
Devi determinare la rigidità dielettrica di questa vernice. Io andrei più sul sicuro con la resina epossidica, anche se, forse, non la conosco bene, potrebbe andar bene anche la vernice per barche.
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E se invece di utilizzare un ballast utilizzo un interruttore magnetotermico da 13A ? In modo che non rovino i mosfet e quant'altro...
E' praticamente insensato. Un ballast limita la corrente, un magnetotermico apre il circuito se la corrente supera un valore limite.
Ipotizziamo che l' induttanza del primario è
molto lontana da quella richiesta, la bobina che dovrebbe consumare 600W finirà per consumare 3'000W, rovinando i mosfet, senza nessun ballast. Con un ballast non c'è problema, la corrente si limita a 2,6A, che sono 600VA. Con un magnetotermico invece, ti ritroveresti a dover rialzare l' interruttore ogni volta che accendi la bobina, perché il consumo toccherebbe sempre i 3'000W (a occhio), e un magnetotermico che scatta con 2,6A, figurati cosa fa con 13A. Stacca sempre. E rischi di danneggiarlo, se non porta tutta quella corrente.