Disgressioni sulla bobina primaria (SGTC)

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view post Posted on 15/6/2010, 10:26     +1   -1
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Teslaro 3 livello

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bhe...ma teoria, teoria...poi nessuno prosegue la discussione? bha...vai a capire, interessava molto anche a me :(
 
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Halen
view post Posted on 15/6/2010, 10:55     +1   -1




Ma...secondo me Lawrance voleva fare tipo supercazzola...io non cì ho capito gran chè di quello che ha scritto....


Comunque Gila...sfortunatamente non ho ancora compreso come interagiscono condenastore e secondario NST....quindi non ho le basi per continuare....ci vuole qualcuno che lo sa veramente...e che lo sappia spiegare!!!

 
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view post Posted on 15/6/2010, 11:44     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Supercazzola? :lol:

No, no, sembra ma non sono "supercazzole"... :lol:
Leggi meglio e vedrai. :)

Comunque, mettersi a scrivere tutta la teoria di un affare tipo teslacoil richede un pò di tempo. Non è un granchè difficile, ma impegnativo si. Poi dipende molto dall'odience cosa vuole. Se una spiegazione all'antica anni 1895 oppure moderna. Se si vuole anche una trattazione matematica con studio dei modelli di funzionamento. E se nel caso se sconfinare anche nell'analisi dei campi elettrici e magnetici... Roba da suicidio in un forum... Anzi, anche in un'aula universitaria a quanto pare. :lol:

Comunque, posso scrivere in breve qualcosa che può essere utile e che passa inosservato.
Il Teslacoil di per se, è composto da due bobine accoppiate risonanti alimentati con una tensione in qualche modo variabile.
È importante capire che deve esserci una variazione di tensione e quindi di corrente sul primario perchè tutto l'accrochio funzioni e la differenza tra tutti i teslacoil la fa appunto quello che viene prima del vero e proprio Teslacoil che a tutti gli effetti è un trasformatore RF accordato sul primario e sul secondario con accoppiamento lasco.
Il circuito che viene prima e che possiamo chiamare in senso lato "alimentatore" può essere una valvola, un ruttore o uno spinterometro, un transistor, un mosfet, o qualunque cosa che possa produrre una tensione variabile sul primario.
L'efficienza dell'insieme dipende da cosa e come si usa per produrre la variazione in questione.
Se si usa un NST con spinterometro, o un MOT o un ruttore con rocchetto ti Ruhmkorf, o una valvola direttamente alimentata in corrente alternata, occore capire che le frequenze in gioco nei circuiti sono diverse.
Prima di tutto abbiamo la frequenza di accordo tra primario e secondario. In teoria le dimensioni del primario e del secondario possono essere qualsiasi, basta mettere in parallelo alle due bobine una capacità adeguata per portare il circuiti a risuonare sulla frequenza scelta. Naturalmente, la frequenza deve essere scelta e uguale per entrambi i circuiti risonanti.
Poi, c'è la frequenza di rete 50Hz. Che siccome è sinusoidale e bassa, 50Hz appunto per motivi vari non è l'ideale per alimentare una bobina di poche spire. Quindi, occorre qualcosa che interrompa in modo veloce questa tensione e generi delle armoniche di entità sufficiente ad ottenere lo scopo di alimentare i circuiti risonanti.
Gli spinterometri sincroni ottengono una chiusura dello spark gap ogni 10mSec e sono sincronizzati sulla massima tensione sulla semionda positiva e su quella negativa ottenendo il massimo effetto. Lo stesso se si tratta di un ruttore a puntine platinate (tipo accenzione da auto). Diverso è il discorso della valvola o dei semiconduttori.
Non credo, invece che la lunghezza d'onda c'entri un tubo con i circuiti risonanti composti da bobine e non da un'antenna. Un filo diritto e teso nello spazio è diverso da un filo avvolto spira accanto a spira in un volume circoscritto con lunghezza neppure paragonabile alla lunghezza d'onda del segnale. Questo a causa delle capacità tra le spire e la mutua induzione. Se così non fosse, basterebbe una piccola bobina al posto delle enormi antenne che tutti quei deficienti si ostinano a distribuire ovunque. :lol:
 
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Arma95
view post Posted on 15/6/2010, 11:49     +1   -1




ANTANI! :woot:
 
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view post Posted on 16/6/2010, 08:40     +1   -1
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Teslaro 3 livello

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Ho fatto un po' di calcali per quanto riguarda il discorso della risonanza NST e tank:
supponiamo di avere questi valori, sono esempi, ma si potrebbe usare il valore dell'nst e del mmc, ma per ora e' solo teoria, quindi non fa differenza:
L=5 mh
C=5 nanof
resistenza di perdida parallela del circuito 1k ohm

quindi la frequenza di risonanza e':

31.8 khz.
come generatore, ho usato un generatore di corrente sinusoidale che fornisce 1 ampere per ogni semionda.
lanciando la simulazione, si vede che ai capi del gruppo LC, in regime di risonanza si ha un valore di 1Kv, quindi il nostro circuito presenta un Q pari a 10.
Si osserva poi che le correnti in C e in L, come valore sono uguali, ma sfasate di 180 gradi, mentre nella resistenza sono in fase. Infatti in situazione di risonanza, che sia serie o parallelo il circuito diventa puramente Ohmico, almeno in teoria.
Se adesso noi cambiamo la resistenza da 1 kohm a 5 khom, avremo questi valori:
5 kv ai capi del parallelo
la bellezza di 5 ampere in C e L
e 1 ampere in R che non e' altro che la corrente del generatore. Avendo messo 5 kilohm, e' come se avessimo aumentato il Q, come se nella realta' avessimo avvolto una bobina migliore, magari con filo di Litz o comunque materiali maggiori.

Adesso,ipotizziamo che all'esterno della maglia LC, ci sia un carico esempio da 5k ohm, e registriamo cosa succede in regime di risonanza e non:
faccio riferimento sempre a una resistenza globale di perdita di 5 k
ai capi del carico registro 2.5 kv
la corrente che lo attraversa e' di 500 ma

ora cambio il condensatore da 5 nanof a 10 nanof, cosi' da uscire dalla risonanza, e registro:
ai capi del carico 973 volts e la corrente quasi 200 ma...molto meno della prima simulazione, ma con una capacita' doppia!

Quindi in definitiva, se non ho preso granchi colossali e non ho sparato grosso, non serve un tank maggiore.
 
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Arma95
view post Posted on 16/6/2010, 09:30     +1   -1




Sì, alla fine è così! Bravo, hai sfatato il mito dei programmi automatici :lol:
Bravo mike :)
 
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view post Posted on 16/6/2010, 09:37     +1   -1
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Sì, alla fine è così! Bravo, hai sfatato il mito dei programmi automatici :lol:
Bravo mike :)

Bhe, grazie Arma,ma meglio aspettare chi e' ben tosto in teoria...io non lo sono,magari tu si e dici che e' giusto. Il discorso dei circuiti LC, mi e' sempre piaciuto e mi ha sempre affascinato. In fondo anche se di tesla ne ho fatto uno solo,fa pur sempre parte di circuiti RF che mi affascinano molto
 
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Arma95
view post Posted on 16/6/2010, 09:59     +1   -1




Io sono un ignorantone!
 
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view post Posted on 16/6/2010, 10:07     +1   -1
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Teslaro 3 livello

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Io sono un ignorantone!

non e' vero dai...io alla tua eta'...lasciamo perdere! Ci sono parecchie cose secondo me che sulla teoria dei tesla andrebbero approfondite, ma che mai nessuno ha approfondito...o almeno io non ho letto: 2 cose che mi vengono subito in mente:
accoppiamento tra primario e secondario: quanto lasco?
piu' e' lasco, piu' e' selettivo, piu' e' "stretto" maggior trasferimento...qual'e' il compromesso?
toroide? e' un condensatore virtuale: toro (armatura)+ aria(dielettrico)+ suolo(sec.armatura) giusto? E allora se io alzo il toroide,o alzo il tesla su un tavolo, e' ragionevole pensare che il dielettrico (aria) aumenti , quindi la capacita' diminuisce...e quindi?
e poi tante altre cose che adesso non mi vengono in mente!
Dai teslari...fatemi chiarezza!!!
 
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Arma95
view post Posted on 16/6/2010, 10:51     +1   -1




Devi metterti in testa che l'80% dei teslari costruiscono le bobine di tesla solo per vedere le scintille e/o fare i fighi con gli amici. La teoria è difficile da studiare ed è pallosa. Meglio fare i fighi con le scintille! Checcivoiffa :(
Se chiedi ti rispondono che è così "perchè il teslacad lo dice, quindi è giusto!" o "perchè l'utente teslapierino dice che è così, e lui sa tutto, quindi devi fare così perchè lo dice lui"... è di una tristezza immane :(
 
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Halen
view post Posted on 16/6/2010, 16:55     +1   -1




Bravo gila ti sei dato da fare....mmmmm allora mi hai quasi convinto.......anche perchè mi stà frullando in tesla...hem in testa un altra idea....infatti mi riaggancio anche al discorso accoppiamento.....come avrai capito a me di fare un tesla con il primario troppo grande...e per grande intendo con molti giri...chessò 18-19 spire....non mi va proprio(soprattutto per un fatto estetico!!)
E non posso cambiare freq perchè oramai la bobina secondaria lo costruita(ed avvolta a mano è una bella lavorata!).....

Quindi mi chiedevo se si potesse fare un primario a doppio starto.....metti che la risonanza viene calcolata sulla diciottesima spira....bene io allora ne faccio 11 nel solito modo(a spirale) e poi altre 10-11 tornando verso l'interno.....in modo che alla fine avrò l'induttanza richiesta ma avrò risparmiato spazio!!!

Che dite si può fare o ci saranno problemi di induzione o campi asimmetrici??
 
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view post Posted on 17/6/2010, 07:20     +1   -1
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calcola Halen, che dipende dall'nst che hai, per esempio io con 12 kv 30ma , risparmio sul tank, solo 8 nanof, ma con molte spire sul primario, mentre con altri con piu' ma chesso' 7 kv 100 ma, hai tank piu' grossi,ma meno spire.
Riguardo alla tua idea...bhe credo che gia' dal punto di vista costruttivo sia piu' complicato. Ma poi estetica? Guarda che se fai un primario fatto bene, non spigoloso e con le spire belle parallele e' molto estetico!

per Law: prova a dire la tua e correggi eventuali castronerie se ne ho dette. Io credo che sia cosi'...pero' sai
 
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view post Posted on 17/6/2010, 08:52     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Più che dire bisognerebbe disegnare e scrivere... :unsure:

Vabbè, il punto è questo, la prima castroneria è che aumentando la resistenza in serie alla bobina si abbassa il Q del circuito. Aumentando la resistenza il Q si riduce sempre. La fase tra tensione e corrente dovrebbe essere di 90° e non 180° per un condensatore o per una bobina. Mentre tra corrente nel condensatore e corrente nella bobina è corretto che ci siano 180°. Quindi ocio a cosa si misura.
Occorre anche dire che hai cambiato la frequenza di accordo mantenendo costante la frequenza di alimentazione, altrimenti si può capire fischi per fiaschi.
 
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view post Posted on 17/6/2010, 09:09     +1   -1
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Teslaro 3 livello

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Aumentando la resistenza il Q si riduce sempre.

bhe,specifichiamo, che stiamo parlando di una resistenza che e' virtuale, cioe' non e' fisicamente presente come una vera propria resistenza, ma inglobata in C e L (soprattutto)

Ma non ho capito cosa intendi: nella risonanza LC serie, tanto piu' elevata e' la r, tanto piu' sono vanificati gli effetti risonanti no?
Cioe' le due impedenze L e C, poste in serie, si elidono, quindi la corrente che passa e' data solo da r, si riduce ad un semplice circuito Ohmico no?
Mentre nella risonanza parallelo e' il contrario, tanto piu' e' alta r, che possiamo immaginare anch'essa posta in parallelo tra L e C, tanto aumenta il Q. Infatti noi in un circuito LC parallelo, non abbiamo modo di migliorare il Q, se non agiamo su L o su C migliorandone le prestazioni, ma possiamo solo abbassarlo ponendo una resistenza (questa volta reale) nel circuito. No?
 
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view post Posted on 17/6/2010, 10:11     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Ma non ho capito cosa intendi: nella risonanza LC serie, tanto piu' elevata e' la r, tanto piu' sono vanificati gli effetti risonanti no?

Appunto, e quindi il Q è più basso. Mettendo R in serie alla bobina è come se si facesse una bobina schifosa e quindi il Q si appiattisce. Mettendo una resistenza in parallelo al condensatore si simula un condensatore schifezza ed il Q si abbassa...

CITAZIONE
Cioe' le due impedenze L e C, poste in serie, si elidono, quindi la corrente che passa e' data solo da r, si riduce ad un semplice circuito Ohmico no?

Si. Alla frequenza di risonanza. Se non ci sono altre frequenze di risonanza dovute alle capacità e induttanze parassite distribuite.

CITAZIONE
Mentre nella risonanza parallelo e' il contrario, tanto piu' e' alta r, che possiamo immaginare anch'essa posta in parallelo tra L e C, tanto aumenta il Q. Infatti noi in un circuito LC parallelo, non abbiamo modo di migliorare il Q, se non agiamo su L o su C migliorandone le prestazioni, ma possiamo solo abbassarlo ponendo una resistenza (questa volta reale) nel circuito. No?

Si, certo. Considera però, che il circuito di accordo più usato è quello in parallelo eccetto rari casi per evitare che la resistenza in serie al generatore di tensione che lo alimenta influenzi il Q del circuito. :)

 
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