mini Vttc, no tower

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-Wolfy-
view post Posted on 15/1/2010, 21:03     +1   -1




CITAZIONE (Lawrence @ 15/1/2010, 18:49)
Ecco, me lo immaginavo.
Ti pare che un affare così possa funzionare? Non ti sembra che ci sia qualche cortocircuito in giro?

Allora, considera che la massa ed il neutro hanno funzioni diverse ma sulla rete stanno allo stesso potenziale, se trascuri che la spina può essere inserita invertita, non ti pare che già questo basti per farti scoppiare qualcosa?

Analizza bene quel circuito prima di cominciare a collegare i fili.

OK Per lo zoccolo fatto in casa, ma ricordati che la valvola deve anche riuscire a stare in piedi per proprio conto.

A parte che quella valvola è rotta. Perchè non ha più il catodo... :lol:

Wolfy, anche nel tuo schema se la massa la colleghi a massa, ovvero al neutro fa una botta che non ti dico.

in effetti non è mio lo schema -_-
a me i duplicatori non funzionano mai, quindi non li uso :lol:
praticamente quello che dici tu si ha quando al neutro vi è la semionda positiva e alla fase quella negativa, che cortocircuiterebbe il condensatore 25 volte al secondo facendo boom?


@giuseppe, quelle valvole, le ex finali di riga ,dalle 500 alle 519, le trovi nei mercatini come ciliege su un banco di frutta, sono molto diffuse anche se spesso sono usate
 
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tonno16
view post Posted on 15/1/2010, 22:04     +1   -1




law leggo il tup primo messaggio di risposta al mio primo solo ora.

mi sono andato ad infognare con un alimentazione in continua poichè mi hanno sparato 10 euro per un trasformatorino da 6 volt e neppure 6,3.

la valvola sta in piedi: prima allargo i buchi della millefori, poi da sotto applico lo zoccolo fatto in casa.

ma scusa dici che massa e neutro stanno allo stesso potenziale, ma parli della massa di rete e e del neutro? o parli della massa a cui devo collegare vai punti del vttc e il neutro?

non capisco che corto circuito ci possa essere, almeno nel tesla con gu81, c'è il mot collegato alla 220 di rete e poi ci sono due trasformatori in cascata collegati sempre al primario del mot quindi alla 220, e quindi dall' uscita di questi trasformatori in cascata ho applicato il duplicatore, e il tesla funziona. Teoricamente una cascata sarebbe come collegare direttamente il circuito alla 220 oppure dico una fesseria?

Perchè la mia valvola è rotta? forse la mia foto da una altra impressione oppure ti riferisci all avatr di Giuseppe?

tieni presente che è sera, domani ci riguardo.

grazie
 
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-Wolfy-
view post Posted on 15/1/2010, 22:30     +1   -1




la valvola nel tuo schemino è senza catodo.
allora, neutro e massa di rete sono la stessa cosa, hanno lo stesso potenziale.
solo che se tu colleghi allo stesso punto sia il neutro che la massa del duplicatore da me postato, fai kabooom, il perchè l' ho scritto io poco prima.
trasfi in cascata isolano il secondario che tu usi dalla rete, perciò anche dalla sua massa e dalla sua fase, permettendoti di collegare tutto QUASI in assoluta sicurezza di non uccidere nessuno con sondensatori esplosivi e scheggie di diodi
 
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Giuseppe1492
view post Posted on 16/1/2010, 07:52     +1   -1




Allora come si potrebbe costruire un duplicatore che funzioni senza fare BOOM ?
 
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tonno16
view post Posted on 16/1/2010, 13:34     +1   -1




giusto allora come si potrebbe fare?

allora io oggi ho pensato e ho trovato una soluzione: potrei comprare un trasfo toroidale da 50 VA 220 volt primario e secondario 12 volt, siccome in casa ne ho un altro, potrei metterli in cascata e poi applicare il duplicatore, che ne dite?
ma quindi se non è possibile collegare direttamente il duplicatore alla 220 di rete come fanno ad alimentare su youtube tutti i duplicatori? vuol dire che nessuno usa direttamente la 220.

Poi ho guardato lo schema meglio, posso dirvi che il catodo della el500 c'è, ma io nello schemino non l'ho messo. ho pensato che il catodo deve andare a massa, ma quindi col problema del dupicatore non capisco più a quale massa.

Poi però la cosa che mi viene in mente e che nell oscillatore anche g1 è polarizzata tramite il feedback, e attraverso la gread leak, quindi ho pensato che la massa dell'estremità dell feed back va collegata alla massa del duplicatore , altrimenti come verrebbe polarizzata?


CITAZIONE
allora, neutro e massa di rete sono la stessa cosa, hanno lo stesso potenziale.
solo che se tu colleghi allo stesso punto sia il neutro che la massa del duplicatore da me postato, fai kabooom, il perchè l' ho scritto io poco prima.

facciamo distinzione tra massa del duplicatore, massa di rete e neutro. il neutro rimane costante a 0 volt, mentre la fase oscilla da un valore positivo a uno negativo
per quanto riguarda la massa di rete, ha potenziale 0 e basta, su questo non ci piove.

perchè dici "se colleghi allo stesso punto sia neutro che la massa di rete?" ?

neutro e fase sarebbero i due fili che arrivano al duplicatore, ma che centra la massa di rete? cioè, perchè dovrei collegarli insieme?

scusa ma non riesco a capire. il feed back va collagato a massa del duplicatore, g3 va collegato a massa del duplicatore, e nel datasheet il catodo è collegato a g3, quindi di conseguenza saranno tutti e due a massa del duplicatore. Evidentemente sbaglio qualcosa in questi collegamenti.

comunque, spero me lo spiegate, ma non sarà centro un problema comprare un trasformatore da 50 vA
 
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Giuseppe1492
view post Posted on 16/1/2010, 14:40     +1   -1




Ma i due trasformatori in cascata a che ti servono.
Se é per isolare dalla rete comprati in un negozio di surplus qualche bel trasformatore d'isolamento da 3 kW e cosi risolvi i problemi di isolamento dalla rete...
Poi mi domando anch'io qualce sia il motivo dello scoppio del duplicatore?
 
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tonno16
view post Posted on 16/1/2010, 17:19     +1   -1




da quanto ho capito, non si può alimentare il duplicatore direttamente con la 220. spero di ricevere al più presto informazioni al riguardo.

se ci pensi, il trasformatore fa uscire 12 volt a 50 hz. questi 12 volt, li collego al secondario del secondo trasformatore e mi riescono i 220. così sono isolato dalla rete.

in modalità accrocchio riesco ad ottenere solo 1 mm caldo ma verso massa, come se mancasse qualcosa, perchè anche variando di 3 nf il condensatore e variando di qualche spira il primario, la scintilla rimane uguale. proverò ancora.
 
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-Wolfy-
view post Posted on 16/1/2010, 18:06     +1   -1




tonno, se tu la massa del tesla la colleghi alla massa di rete tutto scoppia, ho scritto prima perchè, basta simulare mentalmente cosa succede nel duplicatore durante le semionde positiva e negativa
 
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tonno16
view post Posted on 16/1/2010, 18:25     +1   -1




wolfy, tu sarai più bravo di me, è ovvio, quindi te riesci mentalmente mentre io no.

ma io la massa del tesla non la collego alla massa di rete. la massa di rete non la utilizzo neppure. Questo so che è da non fare. Evidentemente pensavi che io lo facessi dopo aver visto il disegno che ho fatto?

 
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Giuseppe1492
view post Posted on 16/1/2010, 18:59     +1   -1




CITAZIONE (tonno16 @ 16/1/2010, 17:19)
da quanto ho capito, non si può alimentare il duplicatore direttamente con la 220. spero di ricevere al più presto informazioni al riguardo.

se ci pensi, il trasformatore fa uscire 12 volt a 50 hz. questi 12 volt, li collego al secondario del secondo trasformatore e mi riescono i 220. così sono isolato dalla rete.

in modalità accrocchio riesco ad ottenere solo 1 mm caldo ma verso massa, come se mancasse qualcosa, perchè anche variando di 3 nf il condensatore e variando di qualche spira il primario, la scintilla rimane uguale. proverò ancora.

TOnno ma non fai prima a mettere un trasformatore d'isolamento e poi da 50 VA reali non potrai MAI prelevare la corrente che serve al Tesla.
 
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-Wolfy-
view post Posted on 16/1/2010, 19:11     +1   -1




CITAZIONE (tonno16 @ 16/1/2010, 18:25)
wolfy, tu sarai più bravo di me, è ovvio, quindi te riesci mentalmente mentre io no.

ma io la massa del tesla non la collego alla massa di rete. la massa di rete non la utilizzo neppure. Questo so che è da non fare. Evidentemente pensavi che io lo facessi dopo aver visto il disegno che ho fatto?

non credere, ci ho messo tre ore a capire come funzionano quegli affari la prima volta :rolleyes:
comunque, apparte che nel tuo schema il duplicatore è sbagliato, l' unico modo che hai per non fare boom è non usare la terra, vedi che ci sei arrivato da solo! ;)
comunque, il duplicatore copialo dalla immagine che ho postato, quello del tuo disegno è tutto un cortocircuito
 
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tonno16
view post Posted on 16/1/2010, 20:38     +1   -1




wolfy riguarda lo schema che è corretto.

p.s. se non è corretto (ma ricontrolla da vicino) non ti preoccupare, perchè l'ho disegnato dalla foto che hai postato te.

sono arrivato solo a 1 mm di scariche neppure in aria libera. non va bene, almeno 1 cm devo produrlo.

ma secondo te sono pochi 500 picofarad come condensatore di risonanza (e non di bypass)? poichè uso circa 600 picofarad nel vttc con gu81, ho pensato che trattando frequenze molto più alte, avevo bisogno di una bassa capacità.

e poi se non sbaglio, per ogni diversa capacità di risonanza, dovrei trovare il giusto accordo sul primario o no?
 
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maxwell2
view post Posted on 17/1/2010, 10:58     +1   -1




Tonno che configurazione stai seguendo per iniziare?
Un consiglio spassionato usa sempre dei trafo di alimentazione per la valvola .Lo swichting è meno pratico di un comune trafo .
Acquista un trafo da 220 ,12 volt , 11 amp,se usi la GU81m.Lo riconosci subito perchè ha dimensioni maggiori rispetto ad un MOT.
Lo schema che ha postato Wolfy è per l' anodica della PL 519.
Nella mia versione con una piu sicura PL504 uso la caduta capacitiva per il filamento.
Tra poco postero ' i risultati....please waiting.... :lol:
 
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tonno16
view post Posted on 17/1/2010, 14:41     +1   -1




si lo so, sarebbe meglio, ma ingombra troppo. e poi il trasformatore swiching l'ho pagato ben 27 euro quindi lo uso ancora. se ne troverò uno di trasformatore normale a basso prezzo può darsi che lo prendo,

lo schema che ha postato Wolfy, è solo un generatore di anodiche, e è adattabilissimo alla caratteristiche della el500, sia per la g2 che per l'anodica. m

Dai aspetto il tuo di tesla,

io uso la configurazione oscillatore amstrong, a pentodo, quindi utilizzo anche quei +300 volt.

ma per ora sembra non andare.

p.s. io non uso un alimentatore swiching per la el500, un lm317 che regola la tensione e basta.
 
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view post Posted on 18/1/2010, 11:51     +1   -1
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Cavaliere teslaro

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Ragazzi, il punto è che dovreste studiare prima le basi di elettrotecnica/elettronica e poi impegnarvi nelle invenzioni. Oppure, copiate qualcosa o comprate un kit e seguite alla lettera le istruzioni.
Non potete inventarvi le cose da soli, copiarle un pò quà un pò là, o mescolare varie idee se prima non avete ben chiari i concetti base di elettrotecnica ed elettronica.

Punto primo. Una tensione, o una differenza di potenziale, o un voltaggio si ha sempre tra due punti. Sempre tra questo e quello. Questo significa che uno può essere la massa e l'altro il positivo o la fase. Le misure devono essere fatte sempre tra massa e gli altri punti di un circuito, sia esso in corrente continua che in alternata. La massa è una ed una sola, quella del vostro circuito deve corrispondere alla massa della rete, o a quella realizzata come da norma da un picchetto piantato in terra ecc... Questo per sicurezza ed incolumità di chi potrebbe toccare una massa che si trova ad un potenziale diverso da quello della massa locale, ma anche per non avere disturbi di potenziale sul circuito, specialmente se elettronico, in modo particolare se a valvole o a mosfet.
Un trasformatore, e non una catasta, una cascata, o un fiume. Ma un semplice trasformatore di isolamento serve per avere un potenziale continuo riferito a massa, ad una massa che deve essere collegata alla massa della rete, o ad una massa locale ricavata con un picchetto di massa a norma, senza che il circuito scoppi. Il secondario del trasformatore di isolamento sarà flottante, nel caso si usi un ponte a diodi o moltiplicatore di tensione, mentre la massa, o il negativo del ponte, è connesso alla terra locale. Provate a fare il disegnino del ponte a diodi sulla rete e a disegnarci sopra le tensioni tra i capi del ponte e massa tenendo presente che massa e neutro coincidono in gabina elettrica. E che al massimo tra neutro e massa si ha una resistenza di qualche ohm sulla rete di casa o se si usa il solito picchetto.
Dopo che vi siate resi conto di queste piccolezze, ma di fondamentale importanza potrete fare dei circuiti non a pile.
I trasformatori a tensioni adatte alle valvole non si trovano. O si fanno, o si fanno fare o si sfrutta ciò che si trova in disfattura.
Queste cose sono più importanti da capire, prima di parlare di oscillatori armstrong o colpitts o vattelapesca. ;)
 
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